Nelle moderne democrazie – anche e soprattutto le più
fasulle e orripilanti, quali quelle capitalistiche (liberiste o comuniste) - l’individuo potrà esperire al meglio i concetti
di angelico e di demoniaco osservando se stesso nei suoi rapporti con la burocrazia.
In un ufficio aperto al pubblico si troverà in media un angelo ogni dieci
impiegati. Incappare in un angelo e risolvere un annoso problema dipenderà
quindi unicamente dal caso, cioè dalla maggiore iniziale proliferazione dei
demòni dopo la cacciata dalla corte celeste. Può anche succedere - fatto estremamente raro - che tra dieci
impiegati otto o nove siano angeli, e questo avviene quando il
dirigente è lui stesso un angelo. E' un fatto che si potrà sempre osservare, con un minimo di pazienza. La maggior parte degli
uffici postali sono infernali, gli altri sono come un'illuminazione: tutto sembra filare angelicamente.
Non solo il demonio ma anche il diavolo è originariamente
una figura generica, anche nel bene (come per esempio nel Libro di
Giobbe, dove satana (שטן) non
è altro - come nell’etimologia ricevuta dal greco, diaballo – che il principale
accusatore residente presso la corte di Dio, una sorta di pubblico
ministero, o di giudice istruttore (prima della riforma): la sua funzione può essere rivestita di volta in volta da un’entità
diversa); ma nella tradizione cristiana il diavolo è nudo e crudo il principe dei demòni, come nell’Apocalisse,
e come giustamente appare e è indicato nel film L’esorcista, quando padre Karras,
il gesuita psichiatra, dice che l’entità che "possiede" la ragazzina afferma di
essere non un demonio qualsiasi ma il diavolo in persona. Tuttavia, considerata
l’ambiguità delle figure demoniache, non è improbabile che nel caso dell’Esorcista
un demonio qualunque stia prendendo per il culo padre Karras, spacciandosi per
il loro capo.
Nessun commento:
Posta un commento