La tentazione, quando arriva all'uomo caratterialmente forte, non deve mai essere singola se si vuole sperare in un suo qualche effetto. Deve cioè poter dire la stessa cosa che disse a Gesù l'indemoniato di Gerasa: "il mio nome è legione". Il che porta a pensare che l'indemoniato di Gerasa, prima della possessione, fosse un uomo straordinariamente forte. Diversamente sarebbe bastato un solo demonio invece delle migliaia (anche considerata la media del numero di legiornari in ogni tempo e il fatto che comunque legione qui sta semplicemente per un numero grandissimo).
Così (vedi quanto ho scritto in Islam, Giudaismo, Cristinesimo e la tentazione) la Tentation de saint'Antoine di Flaubert non poteva avere una strruttura differente da quella enumerativa: il delirio di ideazione di immagini e di profusione lessicale. Una questione di mimesi.
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lunedì 29 dicembre 2014
venerdì 26 aprile 2013
Il mio nome è Legione
Il benessere dell’amico equivale al nostro benessere.
Chi non ha capito questo semplice fatto ha capito poco o niente della vita. Non ha capito
niente nemmeno del suo amor proprio. Non gli resta che scendere, come dice Paul Valéry, dentro di sé armato fino ai denti. Dice infatti Gesù: “spirito
immondo, esci da quest’uomo!”. Poi gli domanda: “qual è il tuo nome?” "Il mio nome", risponde l'indemoniato, "è Legione”.
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