sabato 28 febbraio 2015

sterco di gallina pesante sputo. il fascismo e la poesia

Che i fascisti riemergano costantemente dalle fogne va di pari passo con la loro natura, che è microbica, anzi batterica. E' la ragione per cui da alcuni anni non vado più a votare, per non essere contagiato nei seggi elettorali, per non sentirmi appiccicare addosso la puzza di m. delle ideologie della morte infiltrate sotto palpebre pesanti.

triste palpebra
sterco di gallina da sepolcro
pesante sputo

chissà se sono dei versi di cui ho memoria, forse Garcia Lorca o forse Neruda, o forse nessuno dei due, ed è solo la mia natura poetica che li produce. Così anche Robbie Williams, in una delle sue più belle canzoni, Supreme :

is there a tumour in your humour
are there bags under your eyes?


fanatismo contro fanatismo. Il modello di scarpe

Non esiste un confine tra "fanatismo" e "non fanatismo": sono due facce (e fecce) della stessa medaglia. Al fanatismo dell'estremismo islamico ( nel '500 per esempio è il fanatismo del Cattolicesimo) corrisponde il fanatismo della scienza. Ha fatto più morti la pseudo scoperta del virus hiv, che non è stato mai isolato secondo standard procedurali (protocolli) accettati dall'intera comunità scientifica (non è possibile fornire un solo studio decente in questo senso nonostante le immagini al microscopio di un certo "retrovirus" - il problema è il funzionamento di un virus o retrovirus, non l'esistenza, o meglio, l'esistenza comporta sempre un funzionamento, un meccanismo, che può essere anche l'immobilismo, così come quando dico che un certo individuo ha preso il volo: lo posso dire solo perché conosco  l'uso che viene fatto del verbo volare a seconda delle situazioni) di quante non ne (h)abbia fatte in questi giorni il delirio del fanatismo islamico. E' come avere un solo paio di scarpe: possono essere sporche o lucidate a specchio. Le scarpe sono le stesse. Sempre che non si voglia dire che un paio di scarpe sporche, nel momento in cui le lucido, non sono più la stessa cosa.


domenica 22 febbraio 2015

ancora sugli apologeti e sulla malafede di ogni ideologia

Discutendo il senso letterale della frase d'attacco del Libro di Giobbe, Gregorio Magno nei suoi Moralia dice, riecheggiando le parole di Cristo (se amate quelli che vi amano che merito ne avete?):

neque enim valde laudabile est bonum esse com bonis sed bunum esse cum malis.

Il che è giusto, e non si potrebbe esprimere con migliore arte compositiva. Ma ci si sarebbe poi aspetttati che venendo a considerare la questione dal punto di vista dei cattivi aggiungesse:

giovedì 19 febbraio 2015

perché Dio ama gli omosessuali e non ama gli stupidi che parlano in suo nome

Scrive un forumer in un blog sull'ateismo:

"It's amazing how Christian apologists will bend over backwards to justify their beliefs in the face of the atrocities that their faith condones."

Non troppo lontano dal vero. Direi comunque che proprio questo continuo, inquieto, autoreferenziale muoversi a battaglia degli apologisti cristiani, più che risolversi in un cadere col culo per terra ("fare uno sforzo immane pur di ottenere qualcosa", "farsi in quattro", è il senso più tipico di "bend over backwards"), assume, se osservato alla giusta distanza, le cadenze e gli schemi di una rinnovata danza: di una danza ovviamente biblica, una danza delle Sacre Scritture". Si danza per qualcuno, e per ottenere la testa di qualcuno, alla manierà di

martedì 10 febbraio 2015

dittografia dell'arbitrio: copisti da Platone a Flaubert



La dittografia è un errore sempre possibile: che si scriva a mano o al computer. Nello studio dei papiri, o di una tradizione manoscritta, non appare che raramente, e in questo senso è una possibilità necessariamente sopravvalutata dalla critica testuale  – anche oggi non succede quasi mai di scrivere due volte di seguito una

domenica 8 febbraio 2015

amata Giordania in guerra

اننا  في حرب هي حربنا

siamo in guerra, è la nostra guerra.

E' quanto ha dichiarato in queste ore Mansour Salem Al Jabour, capo dell'aviazione giordana, che da giorni bombarda senza interruzione le forze del "Califfato". Le immagini del pilota giordano che prende fuoco all'interno di una gabbia sono un orrore davanti al quale nemmeno il mondo arabo può più far finta di niente. E ha aggiunto Mansour:

دفاعا عن وطننا وعن ديننا

a difesa del nostro paese e della nostra religione.

Difficile pensare a una soluzione "radicale" in un simile delirante contesto religioso-ideologico - "una banda di terroristi" (عصابة الارهابية) "che ha distorto la nostra religione", dice Mansour - ma è ugualmente difficile immaginare una qualsiasi

A letto con le pecore: bestialismo e "morte come prevenzione"



Il bestialismo o zooerastia, o zoofilia è il fare sesso con un animale. Pratica, in passato, più diffusa di quanto non si pensi. Pecore e capre a farne le spese, in mancanza di meglio. I riferimenti al bestialismo sono oggi, nel comune parlare, rari, e almeno in Occidente è considerato una sorta di

venerdì 6 febbraio 2015

Otello e Desdemona: la bestia in gabbia. Nota sul "latte versato"



Piangere sul latte versato. Il latte potrebbe essere quello di un qualsiasi dramma (teatro) il cui esito è sotto gli occhi di tutti fin dall'inizio. Ma "il latte versato" per eccellenza è quello di Otello piangente sul latteo corpo di Desdemona, che però non ha allattato, non ha avuto figli, non ne ha avuto il tempo. L'intero dramma, l'Otello, potrebbe essere preso come rappresentazione della politica di un qualsiasi regime "democratico" nel quale i sobillatori (il colore è quasi sempre il verde o il nero) riescono a manipolare talmente bene il povero idiota - Otello, i sudditi, gli elettori (i quali non a caso non hanno un colore specifico, sono camaleontici, prendono il colore del fondo di persuasione) - che il povero idiota finisce per ammazzare lo Stato (Desdemona). L'idiota, nell'Otello, è nero ma avrebbe potuto essere bianco, il tabula rasa - in Shakespeare è ancora "il non civilizzato", l'ingenuo. Soltanto l'ingenuità, il ciò che non è civilizzato, riesce a spiegare il successo di Jago (della parola, della retorica, della capacità di persuasione) del sobillatore (del verde degli invidiosi e del nero delle ideologie di morte che incarnano - al di là di ogni giudizio di valore e del disgusto che possono suscitare).

Il civilizzato poi, a differenza del civilizzante (Jago), ha le oscillazioni tipiche di un valore borsistico.

Così, un regime democratico è, a sua volta, per un gioco speculare, mera rappresentazione dell'Otello. E così come nell'Otello, anche per il regime democratico non si hanno figli: non può averne: non avrebbe senso dire che uno stato (un qualsiasi regime, non necessariamente democratico) genera un figlio uguale a se stesso, e non avrebbe senso dire che genera un figlio diverso da sé. Non c'è mai un momento in cui due sistemi coesistano nello stesso sistema, se non teologicamente, nel manicheismo, nell'idealistica opposizione del bene e del male. Gli attori che si fanno guerra sulla scena (Jago contro Emilia) tornano a essere amici nel camerino.

La gabbia in cui è racchiuso Jago (la bestia) nella scena iniziale del film di Orson Welles, è ugualmente una rappresentazione della rabbia che suscita il piangere sul latte versato.

martedì 3 febbraio 2015

il colore della strizza e il verme infinito

Fascisti e nazisti nel nord Italia stanno riemergendo dalle fogne anzi dalle fognature (si adatta meglio al contesto asettico dei nostro giorni). Ci si aspetterebbe un colore più prossimo al marrone, invece è il verde a dominare, il colore della strizza, e dell'invidia.

Basterebbe questo a mostrare, se solo ce ne fosse bisogno, come la nozione di progresso (l'allontanarsi dell'individuo da uno stato vermicolare) sia sempre stato in ogni tempo un mito. Non "polvere sei e polvere ritornerai" ma "verme eri e verme sei rimasto".

lunedì 2 febbraio 2015

Quando le donne avevano la coda e gli uomini il sospensorio

Le prime parole del nuovo presidente della Repubblica: "Il mio pensiero va alle spernaze e difficoltà degli italiani".

Era giudice costituzionale: stipendio annuo di un giudice costituzionale: 450.000 euro circa: supponiamo una metà di tasse, restano 200.000 euro, un appartamento all'anno. Queste cifre non mi fanno granché effetto, nel senso che non me ne frega niente di avere 20.000 euro al mese, e nemmeno 10.000 o 5000 - e se li avessi li manderei tutti in Africa (non le ong, che di volontariato hanno solo il nome, anzi nemmeno quello) - non ho nemmeno la macchina, a malapena una vecchia vespa scalcagnata sulla quale

domenica 1 febbraio 2015

L'albero della vita e della morte. La fine dei blogger

Clolui che viene considerato il pioniere dei blogger, un certo Andrew Sullivan, avrebbe finalmente "gettato la spugna", avrebbe deciso di considerare chiusa la sua esperienza di blogger. "Voglio tornare a vivere", avrebbe detto.

Il verbo "tornare" implica il desiderio di ritrovarsi in un luogo o in una condizione che abbiamo per un qualche motivo abbandonato. A seguire quindi il suo "ragionamento", c'era un periodo in cui

Le convenienti menzogne di Abramo. Alle fonti del capitalismo

אמרי־נא אחתי את למען ייטב־לי בעבורך וחיתה נפשי בגללך׃ 

E' uno dei primi passi della Genesi (1:12:13) in cui è questione di sacra menzogna. E' in effetti una menzogna che arriva dall'alto, da uno dei patriarchi, il primo dei patriarchi, "padre di molti popoli" (da che pulpito!). Sara, moglie di Abramo, è un tale gioiello, è talmente splendida e formosa, che