"Il sole non solo, come dice Eraclito, è nuovo ogni giorno ma è nuovo in continuazione.” (ὁ ἥλιος οὐ μόνον, καθάπερ ὁ Ἡράκλειτός φησι, νέος ἐφ' ἡμέρηι ἐστίν, ἀλλ' ἀεὶ νέος συνεχῶς.)
“Il
mare è la più pura e la più inquinata delle acque: per i pesci è
potabile e salutare, per gli uomini non potabile e deleteria.” (θάλασσα ὕδωρ καθαρώτατον καὶ μιαρώτατον. ἰχθύσι μὲν πότιμον καὶ σωτήριον, ἀνθρώποις δὲ ἄποτον καὶ ὀλέθριον.)
potabile e salutare, per gli uomini non potabile e deleteria.” (θάλασσα ὕδωρ καθαρώτατον καὶ μιαρώτατον. ἰχθύσι μὲν πότιμον καὶ σωτήριον, ἀνθρώποις δὲ ἄποτον καὶ ὀλέθριον.)
"I maiali
trovano piacere più nel fango che nell’acqua pura."
(ὕες
βορβόρῳ ἥδονται μᾶλλον ἢ καθαρῷ ὕδατι.)
Della dottrina di
Eraclito, nonostante sia permeata a livello cosmologico di assolutismo (“perché
tutto è uno”), si è sempre ignorato o trascurato il valore epistemologico di un
relativismo esistente invece nel mondo, aspetto richiamato forse solamente da
Nietzsche all'epoca in cui era ancora professore di filologia. Se infatti da
un lato muove dall’idea di una regolarità interna e unitaria del movimento
eterno dall’altro finisce per negare ogni forma di durata e di sosta
nel mondo (“non è possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume”). Il che non
significa altro, mi sembra, se non negare, sul piano percettivo, la possibilità
di ottenere una misura unica della durata delle nostre esperienze. Di
questo si ha una riprova nel fatto che nella nostra percezione del tempo un
istante può valere un’eternità (nel dolore) e all’inverso parecchie ore possono
valere un istante (se si è felici). Il concetto matematico di sistema di
riferimento inerziale sviluppato nella relatività galileiana e poi nella
relatività ristretta, con le trasformzioni matematiche che descrivono i
fenomeni nel passaggio da un sistema di riferimento all'altro, non avrebbe
significato molto per Eraclito a differenza dell'ipotesi di Mach,
ripresa e poi chiamata da Einstein Principio di Mach, per la quale i
concetti di riferimento e di spazio non erano valori assoluti. In
realtà il principo di Mach è contenuto tutto in questa vertiginosa intuizione
di Eraclito (nel suo relativismo).
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