dissipabo et assorbebo
parole poste in bocca a Dio da Isaia nell'Inno della vittoria (42:14), rese così giustamente, e conservando tutta l'ambiguità dell'ebraico, da san Girolamo, il quale se ne fotte ampiamente del fatto che si è appena parlato di una partoriente (l'immagine a cui appunto è assimilato il Dio guerriero) - le urla della partoriente (כיולדה אפעה - urlerò come una partoriente) - e che tutte le traduzioni moderne (si eccettua la Bibbia inglese di re Giacomo) invece hanno stupidamente forzato, seguendo l'ebraico alla lettera, a intendere (dopo le urla) ciò che può adattarsi ancora a una partoriente (gemerò e mi affannerò), e che in realtà non può più essere se lo si riferisce a Dio. E' difficile che tale immagine (gemere e affannarsi) vada d'accordo col Dio guerriero di questo passo di Isaia, un Dio che al massimò urlerà, come la partoriente, ma poi i lamenti e gli affanni dovranno trasformarsi necessariamente in qualcos'altro.
E' questo un tipico esempio di modulazione nella narrazione:
... urlerò come una partoriente
e disperderò [farò a pezzi] (non gemerò) e ingoierò (non mi affannerò ...
Insomma della partoriente si prenderà il momento della "furia", di cui il gemere e l'affannarsi sono semplicemento un complemento che sparisce di fronte alla visione maestosa di un Dio Guerriero che tutto polverizza e ingoia. D'altronde l'ebraico - come doveva giustamente aver compreso san Girolamo - conserva nei due verbi (sha'aph e nasham) tutta l'ambiguità possibile e immaginabile.
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lunedì 16 marzo 2015
domenica 6 luglio 2014
Gomorra contro Gomorra. Ancora sulla spiegazione
Semplicemente una rima: Gomorra/Camorra. Ma la scelta è arbitraria. Se l’autore, come ci si aspetta, ha tenuto presente la Bibbia e i suoi vari riferimenti a Gomorra, a quale Gomorra allude? Alla prospera Gomorra (ormai un pallido ricordo) un po' prima della sua distruzione? Oppure a Gomorra nell'attimo stesso in cui viene distrutta e annientata da un apocalittico fuoco divino che si abbatte sulla perversione e corruzione di tutti i suoi abitanti? (è noto il "giochetto" che Abramo propone a Dio sul numero effettivo dei perversi e corrotti esistenti a Sodoma, città gemellata con Gomorra). Oppure allude alla città già ormai distrutta e materialmente inesistente, come è appunto il caso di quasi tutti i
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mercoledì 14 agosto 2013
Eurialo e Niso: omosessualità in Plutarco, Virgilio e Leopardi
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J.B. Roman, Eurialo e Niso (Louvre) - foto Jastrow - Wikipedia |
τὴν μὲν πρὸς ἄρρεν´ ἄρρενος ὁμιλίαν, μᾶλλον δ´ ἀκρασίαν καὶ ἐπιπήδησιν, εἴποι τις ἂν ἐννοήσας
Traduco quasi letteralmente questo passo che si trova verso la fine dell’Amatorius, o Erotikós, il dialogo sull'amore che Plutarco scrisse agli inizi dell’era cristiana e di cui ho già accennato altrove:
del rapporto
sessuale di un maschio con un altro maschio,
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