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Malcovich nella parte del barone di Charlus |
La ragione per cui non nutro molta simpatia per i giornalisti italiani - sia presi nel loro insieme che singolarmente, uomini o donne - è duplice: da un lato costoro appaiono sempre più convinti, man mano che il loro livello culturale inevitabilmente si abbassa, che grandi cose ha voluto per loro il Signore, dall'altro non si riesce mai veramente a cogliere nel loro straordinario impegno sociale - nonostante l'atmosfera di grande eccitamento di tutto il carrozzone, e tolte alcune efficaci inchieste della Gabanelli o di qualche altro povero martire - nessun serio, onesto tentativo di interessarsi al prossimo per il bene effettivo del prossimo: ovvero maschera, il giornalismo italiano, quello che è un semplice tornaconto personale sotto le apparenze di una sorta di vago senso del dovere, di obbligo morale a un servizio pubblico di controllo, del quale nessuno del pubblico ha tra l'altro mai chiamato nessuno a occuparsi. Se fosse per me verrebbero quindi tutti - dal primo all'ultimo - a cominciare