Nessuna nazione veramente intelligente oserebbe dirsi
"non conformista" per il solo fatto di non seguire le regole e di non
rispettare le norme, perché ciò dimostrerebbe tutt'al più - come è il caso dell'Italia - che
si è conformisti marci, essendo, per continuare l'esempio, l'Italia un paese dove dal 313 d.C nessuno segue più le regole, tutti si conformano a questo assunto e l'unica norma relativistica adottata da allora è il classico "chi è senza peccato lanci la prima pietra".
si è conformisti marci, essendo, per continuare l'esempio, l'Italia un paese dove dal 313 d.C nessuno segue più le regole, tutti si conformano a questo assunto e l'unica norma relativistica adottata da allora è il classico "chi è senza peccato lanci la prima pietra".
Il vanto di essere
non conformisti potrebbe semmai essere reclamato dai tedeschi nel caso in cui non si attenessero alle norme, non rispettassero in massa la legge. Nel frattempo i tedeschi semplicemente preferiscono non vantarsi del contrario di ciò che sono. La stessa cosa si potrebbe dire degli inglesi (più che
dei britannici) e così dei francesi, degli svizzeri, degli spagnoli, degli olandesi, dei greci
eccetera. Nessun altro paese al mondo sembra nutrire l'ossessione di un bisogno di "non conformismo" quanto l'Italia, un paese che se pure ha dato la Controriforma non darebbe però mai il Controanticonformismo. Eppure gli italiani non
fanno niente per dimostrare un proprio effettivo ruolo "non conformista". Il che avverrebbe se si attenessero alle regole e rispettassero in massa le leggi della Repubblica, almeno per
quel dato periodo iniziale che comporti una forma di ammirazione dall'esterno e una non ancora meritata accusa di conformismo.
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