venerdì 16 settembre 2016

Il ritardo di Dio

La questione dello stupore di fronte alla evidente non punizione del peccatore è in realtà da sempre la questione del ritardato intervento divino: un Dio in qualche modo umanizzato, capace anche di pentimento:

Et Samuhel lugebat Saulem, quia paenituerat Dominum quod unxisset eum regem super Israhel (Hier., Ep., 147, 1 - ad Sabinianum).

Il ritardo dell'intervento divino sul peccatore può essere però anche visto nell'ottica di un "progresso" ideologico dell'umanità: rendere possibile l'apparizione di quei pochi grandi intellettuali in grado di farci cambiare definitivamente il punto di vista, il modo di vedere le cose. Che non è altro che una delle interpretazioni che di questo ritardo offre Girolamo nell'epistola citata sopra:

Alioquin si protinus scelerum ultor exiteret, et multos alios et certe Paulum apostolum ecclesiae non haberent (147,3).

Nessun commento:

Posta un commento