Ma anche con valore proprio, non solo figurato:
"fammelo sentire t u t t o !" ( a letto), cioè nella sua interezza e solidità, da dove inizia fino a dove finisce, e anzi il senso proprio è quello originario, come sempre. Così il greco διηνεκής, con lo stesso significato dell'italiano. Vedi i suoi differenti usi in Omero:
χρυσείῃς ῥάβδοισι διηνεκέσιν (Il., xii, 297)
lunghe (continue) bacchette d'oro (quelle che fissavano la pelle dello scudo);
E ancora parlando di radici, oppure di un solco scavato in un terreno, in un campo:
εἰ ὦλκα διηνεκέα προταμοίμην (Od., 18, 375)
(allora vedresti) se non sono in grado di tracciare un lungo solco (l'idea di lunghezza ma anche di precisione: diritto! - un solco, come le rughe, appare sempre distinto, preciso)
Le ultime sono le parole che Ulisse dice a Eurimaco, che non a caso l'aveva provocato su un qualcosa che richiede forza, capacità fisica
Vedi l'inglese straight - diritto ma anche etero
Con la semplice idea di contuinità temporale in Eraclito (Marco Aurelio, che lo cita):
ᾧ μάλιστα διηνεκῶς ὁμιλοῦσι, λόγῳ τῷ τὰ ὅλα διοικοῦντι, τούτῳ διαφέρονται
quel sistema che continuamente attuano nella loro vita - quel sistema che governa tutto - proprio con questo sistema costoro sono poi in disaccordo
cioè lo attaccano, non lo capiscono, pur non facendo altro che seguirlo: "il bue che dice cornuto all'asino", ma in Eraclito è già legge universale e perenne.
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