lunedì 24 giugno 2013

il successo e la mediocrità




"La conseguenza è un ingrediente. Una volta si credeva che il successo di una determinata azione non fosse la conseguenza di questa azione ma un semplice ingrediente arbitrario, cioè messo da Dio. Si può concepire una confusione più grande di questa? Allora ci si doveva dar da fare su due strade diverse: per l'azione e poi per ottenere il successo, utilizzando i mezzi più disparati."

Questo (la traduzione dal tedesco è mia) lo scriveva Nietzsche in quel gran libro di frammenti sulla morale che è Aurora. Insomma, come dire che ai suoi tempi si era reintrodotto il concetto del valore di qualcosa, e che una qualsiasi azione o produzione meritoria avrebbe avuto successo indipendentemente da tutto il resto. Oggi Nietzsche sorriderebbe nel vedere come il successo di tanta odierna insulsaggine sia di nuovo l'altra faccia di un'entità schizofrenica: da una parte ci si dà da fare per produrre questa mediocrità senza pensare ancora al futuro; poi una volta ottenuta questa mediocrità si comincia a pensare a come far arrivare quel successo che si è consapevoli non verrebbe mai senza sgomitare o mettere in atto tutta una serie di pratiche che offuschino il nulla che si è prodotto.    

Nessun commento:

Posta un commento