La contessa de Chevigné, uno dei modelli di Oriane de Guermantes |
Tautologia nell'aristocrazia proustiana. Oriane, principessa des Laumes, poi duchessa de Guermantes, una delle più grandi dame di Francia, durante una serata di gala in casa della marchesa de Saint-Euverte dice al generale de Froberville, parlando del mobilio stile Impero: "Mais ça ne peut être pas beau ... puisque c'est horrible!" Non può essere bello perché è orrendo!
Oriane se ne frega dei legittimisti, del Legittimismo, il suo non è un giudizio politico e inoltre la tautologia si spiega non solo col fatto che ciò che è bello trova la sua definizione unicamente in sé stesso ma anche col fatto che l'aristocrazia, in ogni tempo, non ha mai dovuto dimostrare niente, sostenere i propri giudizi con delle prove logiche, intellettualmente, con dei ragionamenti articolati come facevano i Padri della Chiesa o gli Gnostici o la Scolastica più tardi, che cercavano di dimostrare teoricamente la Rivelazione, o alla maniera di tanti noiosissimi intellettuali di oggi. Come sarebbe bello passare cinque minuti in compagnia dell'affascinante Oriane, con tutta la sua ignoranza, che mette nel granaio i mobili Impero che Montesquiou ha lasciato al marito, e che barba invece la semplice idea di trovarsi nello stesso metro quadrato con uno dei tanti giornalisti e giornaliste e intelligenti che affollano i salotti televisivi italiani.
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