venerdì 30 maggio 2014

Le fiction e l'utero


Corazzieri - Guardia d'onore


Diceva una sera uno dei miei due intelligenti cognati napoletani, parlando delle poliziotte nelle fiction televisive: "non sono credibili semplicemente perché sono uterine". E credo che avesse ragione: invece di mettere in scena quell'impegno, quella sorta di stabilità professionale che le donne in poliza effettivamente dovrebbero mostrare, questi personaggi femminili con la fondina sempre sotto l'ascella depilata rivelerebbero piuttosto lo scopo, ovvero il carniere: quanti più colleghi maschi riescono a portarsi a letto. Va da sé che in queste schifezze di fiction ormai diffuse in tutto il mondo, la trama, il giallo, passa in secondo piano. In primo piano resta sempre l'ossessività del coito; ma non il coito fuori dei commissariati o dei nuclei operativi nel caso dei carabinieri - che sarebbe già qualcosa, perché almeno lo spettatore si direbbe: 'ah, ma vedi, allora hanno anche una vita fuori dal lavoro' - ma dentro, negli uffici eccetera. Tanto che queste fiction potrebbero ormai tutte chiamarsi invece di distretto antimafia, distretto di polizia eccetera, potrebbero chiamarsi: Distretto uterino 1, Squadra uterina 2 eccetera ... Sarà per questo forse che ancora non si vede nessuna fiction incentrata sui Corazzieri, perché per essere corazziere, far parte della Guardia d'onore, proteggere il Presidente della Repubblica, bisogna essere alti credo quasi due metri, e dubito che ci siano già donne in quel corpo. E anche se ce ne fosse una alta come Nicole Kidman che volesse a tutti i costi entrare, credo che la dissuaderebbero: bisognerebbe creare un intero padiglione soltanto per lei, per farla dormire tranquilla, la notte, indisturbata dai colleghi maschi.

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