venerdì 12 settembre 2014

L'amicizia

Io do per certo che nell'amicizia vale quanto dice Demostene nella prima Olintiaca a proposito delle imprudenze commesse nell'azione politica (considerazione delle circostanze attuali), che a sua volta paragona alle imprudenze di chi accumula sostanze per poi perdere tutto:

ἀλλ', οἶμαι, παρόμοιόν ἐστιν ὅπερ καὶ περὶ τῆς τῶν χρημάτων κτήσεως· ἂν μὲν γάρ, ὅσ' ἄν τις λάβῃ, καὶ σῴσῃ, μεγάλην ἔχει τῇ τύχῃ τὴν χάριν, ἂν δ' ἀναλώσας λάθῃ, συνανήλωσε καὶ τὸ μεμνῆσθαι [τὴν χάριν]. καὶ περὶ τῶν πραγμάτων οὕτως οἱ μὴ χρησάμενοι τοῖς καιροῖς ὀρθῶς οὐδ' εἰ συνέβη τι παρὰ τῶν θεῶν χρηστὸν μνημονεύουσι (I, 11)

ma io credo che simile sia anche ciò che riguarda l'acquisto di denaro: se uno, quanto acquista, riesce pure a conservarlo, non potrà che ringraziare e ringraziare la fortuna, se invece senza accorgersene perde tutto, perde anche la capacità di ricordarsi. Così anche negli affari politici: coloro che non hanno saputo utilizzare rettamente le circostanze presenti non si ricordano nemmeno se qualcosa di utile gli era venuto dagli dei.


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