lunedì 16 marzo 2015

inefficacia della preghiera

Al Padre nostro, nei riti di comunione della messa cattolica, seguono le parole del sacerdote, il cosiddetto embolismo:

liberaci, o Signore, da tutti i mali eccetera.

Che altro in effetti si potrebbe chiedere a Dio di più grande se non la liberazione da tutti i mali? Eppure ci deve essere qualcosa che non funziona, di inefficace in questa preghiera se sono secoli che viene ripetuta tale e quale in ogni parte del mondo senza sensibili risultati, e apparteneva già alla messa tridentina, quando però il sacerdote la pronunciava in segreto (in silenzio) dando le spalle all'assemblea (libera nos Domine eccetera), di modo che il fedele ignorando la sua sommessa richiesta (anche il Pater noster lo recitava solo l'officiante) non dovesse continuamente prendere atto che non solo non veniva liberato da tutti i mali ma che anzi i suoi mali e quelli del resto dell'umanità crescevano di giorno in giorno.

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