domenica 21 dicembre 2014

la rondine e il ballo di san Vito dell'umanità


L’umanità in fondo non fa altro che passare da un'incertezza all'altra, saltare da un giorno all’altro, in attesa di qualcosa di felice che non sembra mai arrivare. E che non arriva perché non si smette mai di saltare, di occupare un luogo sempre differente. Così mai più a proposito potrebbe essere citato quel verso riportato dallo scoliasta di Platone:

'Οπηνίκ' ἄτθ' υμεῖς κοπιᾶτ' ρχούμενοι …

Quando alla fine sarete stanchi di saltare ...

aggiunto a sua volta al verso comunemente attributo a Chionide comico:

Πυθοῦ χελιδὼν πηνίκ' ττα φαίνεται

Infòrmati quando in qualche modo arriva la rondine.

Un proverbio in realtà variamente inteso nell'antichità: sia perché la rondine, come l'usignolo, ha un verso lamentoso e sembra soltanto portare guai, sia perché in effetti annuncia la primavera. Sempre che non si riferisca, il proverbio, a un certo Chelidone (rondine), telogo e indovino, come avrebbe detto Mnasea di Patrasso nel suo Periplo, secondo quanto riporta Fozio nel suo lessico.

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