mercoledì 30 luglio 2014

ancora su Eraclito: prendere i pidocchi



 Il migliore c’ha la zella, nel senso di sporcizia, tigna, quindi miseria, lo stesso significato a Roma come a Napoli, e a Roma significa anche sfortuna, jellache zella! che sfortuna! Ma a Napoli significa anche calvizie ten a zell! è calvo!

Così, a Roma, vale paradossalmente anche pidocchioso – i capelli sono il posto dove i pidocchi attecchiscono. Con riferimento quindi ancora a testa, capo, non però nel senso che potevano avere anticamente, in Eraclito, per esempio, che rimanda piuttosto alla capacità intellettiva. Vedi il noto frammento in cui è questione di Omero e i pidocchi e l’indovinello che gli posero dei ragazzini: 

e dice (Eraclito) che “s’ingannano gli uomini nella conoscenza delle cose evidenti alla maniera di Omero, che fu il più sapiente tra gli Elleni. Alcuni bambini infatti che stavano uccidendo dei pidocchi lo ingannarono, gli dissero: ciò che sappiamo e prendiamo lo lasciamo, ciò che non sappiamo né prendiamo lo portiamo".

ἐξηπάτηνται>, φησίν, οἱ <ἄνθρωποι πρὸς τὴν γνῶσιν τῶν φανερῶν παραπλησίως Ὁμήρωι, ὃς
ἐγένετο τῶν Ἑλλήνων σοφώτερος πάντων. ἐκεῖνόν τε γὰρ παῖδες φθεῖρας κατακτείνοντες ἐξηπάτησαν εἰπόντες· ὅσα εἴδομεν καὶ ἐλάβομεν, ταῦτα ἀπολείπομεν, ὅσα δὲ οὔτε εἴδομεν οὔτ' ἐλάβομεν, ταῦτα φέρομεν.

“preso”m nel doppio significato di prendere (i pidocchi) e apprendere - e vedi sul relativismo di Eraclito quanto accennato altrove.




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