domenica 13 luglio 2014
La partita degli errori
Oh dear! direbbero gli inglesi: la grande Germania, che un attimo prima sbaraglia in questi Mondiali il Brasile con un 7 a 1, nella finale riesce a malapena a segnare un golluccio (anche se in realtà bello) nel secondo dei supplementari.
Messi, il più grande giocatore del mondo, il superpagato Lionel Messi, non s'è nemmeno visto, forse guardava la partita dagli spogliatoi.
Tanti di quegli sbagli, dall'inizio alla fine, da entrambe le parti, che si vedevano solo quelli. La Germania che si mangia un goal dietro l'altro e l'Argentina che non solo si mangia un goal dietro l'altro ma che perde pure costantemente il pallone per errori nei passaggi e appoggi più elementari. Morale della favola: una finale che potrebbe intitolarsi: la partita degli errori, come La commedia degli errori di Shakespeare: anche lì era questione di rivalità: brutale rivalità tra due città, Siracusa e Efeso.
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